venerdì 18 settembre 2015

18/09/2015 | Comunicato stampa: Gara Centralizzata Cup Lazio 10 domande verità per Zingaretti

Dopo il Consiglio Regionale che ne ha discusso della Gara Cup del Lazio questa mattina e mentre è ancora in corso l'incontro tra i tecnici della Cabina di Regia della Sanità della Regione Lazio ed i sindacati per sciogliere i nodi di questo appalto controverso che mette a rischio il lavoro e i diritti di noi lavoratori dei Cup del Lazio. Abbiamo voluto indirizzare 10 domande chiave al Governatore Nicola Zingaretti per ricordare a tutti quali sono le questioni per cui volgiamo  una risposta la netto delle rassicurazioni che abbiamo ricevuto ieri attraverso un Comunicato, ma riteniamo ancora troppo generiche e non impegnative. Confermiamo la nostra disponibilità a trovare soluzioni condivise, ma vogliamo sia chiaro che non abbassiamo il livello della mobilitazione. In attesa di notizie soddisfacenti dal tavolo delle trattative per il momento resta confermato lo sciopero di lunedì 21 settembre.

Dopo il comunicato di ieri del Presidente Nicola Zingaretti, il Comitato lavoratori Cup Lazio rivolge al Governatore del Lazio 10 domande a cui vorrebbe una risposta univoca e definitiva 

  1. Lei afferma che la gara del CUP deve avvenire in un “clima di legalità”: perché allora l'incarico di Responsabile Unico del Procedimento della gara è stato affidato a persona che risulterebbe indagata dalla Procura di Roma per false dichiarazioni al PM e favoreggiamento nell’ambito dell’inchiesta Mafia Capitale, riscontro investigativo che ha portato all’annullamento del precedente bando?
  2. Perché ci dobbiamo fidare quando Lei afferma che i lavoratori non corrono il rischio di perdere il posto di lavoro in caso di aggiudicazione dell’appalto a impresa diversa da quella che l’impiega, quando, invece, l'unico modo per garantirli è includere nel capitolato l'obbligo per chi si aggiudica la gara di assumere i lavoratori già impiegati a pari condizioni contrattuali ed economiche?
  3. Perché la clausola sociale di riassorbimento della manodopera, prevista dal nostro ordinamento in materia di appalti pubblici, dall'ANAC e richiamata come obbligo dalla Legge Regionale n. 16 del 2007, è assente nel bando di gara, mentre era presente nel precedente bando annullato?
  4. È per Lei equo ed in linea la libera concorrenza che il Bando rechi vantaggio alle imprese non titolari dei servizi oggetto di gara rispetto alle attuali imprese fornitrici, se le prime, nel formulare l’offerta, possono offrire ai lavoratori condizioni contrattuali e retributive più vantaggiose per l’impresa ed usufruire delle agevolazioni contributive del Jobs Act, mentre le seconde devono rispettare livelli contrattuali ed economici del personale impiegato e non beneficiano delle nuove norme sul lavoro?
  5. Le risulta che in effetti i dati che giustificano il taglio di circa il 20% del personale in realtà non includano i servizi effettuati dagli sportelli CUP per la medicina generale e l'intramoenia e che, se tali servizi venissero calcolati, come è corretto visto che sono servizi oggetto di gara, il quadro dell e prestazioni erogate negli ultimi 5 anni (2011-2014), che dimensiona il monte ore lavoro messo a gara, rivelerebbe che il loro numero complessivo nel periodo di osservazione è sostanzialmente stabile?
  6. Per Lei, in un appalto che per la quasi totalità del suo ammontare economico complessivo ha per oggetto la fornitura di manodopera da impiegare in attività amministrative spesso critiche - incasso, rendicontazione, statistica, relazioni con il pubblico – è ragionevole che la competenza professionale dei lavoratori proposti valga solo 3 punti dei 60 complessivi previsti per la proposta tecnica?
  7. Perché la Centrale Unica degli Acquisti della Regione Lazio persevera nel suddividere il bando in 4 lotti, scelta che espone l’aggiudicazione a logiche spartitorie e di condizionamento politico, come dimostra del resto quanto accaduto per il precedenteannullato per l’infiltrazione di Mafia Capitale?
  8. Perché non fare una gara unica centralizzata, che sfrutti le possibili sinergie in una fase di cambiamento dell'organizzazione delle Aziende sanitarie ed ospedaliere, ed eviti il rischio disparità di trattamento contrattuale ed economico tra lavoratori che effettuano il medesimo servizio nel SSR. Oppure, in alternativa, perché non definire un modello unico di gara, cui le Aziende si uniformino, e che poi siano esse in autonomia a reperire servizi sul mercato in base alle loro effettive esigenze ?
  9. Perché l'Asl B e l'Asl C sono in lotti diversi mentre se ne decide l'unificazione, con il rischio di avere all'interno della stessa futura Asl unificata personale impiegato con contratti diversi?
  10. Perché Lei ed i suoi uffici continuate a ripetere sulla stampa, erroneamente, che da più di 13 anni non si fanno gare per i Cup nel Lazio, quando, invece negli ultimi 3 anni sono state diverse le gare – anche solo per 1 anno di servizio - in quasi tutte le aziende Asl e Aziende Ospedaliere della Regione?

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