venerdì 6 novembre 2015

La macelleria sociale per gli Operatori Cup del Lazio è ufficialmente aperta


Sindacati e Regione siglano un accordo vuoto che non offre nessuna garanzia per il riassorbimento del personale dei Cup in esubero

A 40 giorni dal massiccio sciopero dei lavoratori del CUP del Lazio dello scorso 21/9, oggi riceviamo un accordo siglato dalle organizzazioni sindacali e dall’Amministrazione Regionale che ripropone le vuote promesse già ascoltate e fornisce alcuna concreta risposta ai problemi sollevati dai lavoratori dei CUP sulla gara centralizzata per l’affidamento dei servizi di Centro Unico di Prenotazione delle Aziende Sanitarie ed Ospedaliere del Servizio Sanitario Regionale.
Ci era stato detto che il tavolo Regione Sindacati, considerate le gravi lacune del Bando di gara, doveva partire da una ricognizione degli operatori attualmente impiegati nei servizi di Cup, a partire dalla quale lo stesso tavolo avrebbe dovuto studiare le soluzioni più idonee ad evitare la perdita del posto di lavoro per i lavoratori che risultano in esubero, circa il 20 %, e, al contempo, garantire a tutti gli altri lavoratori di essere riassorbiti dalle aziende aggiudicatarie della Gara con il mantenimento delle condizioni di trattamento contrattuale e salariale.
Invece, in questo accordo non si ritrova  una cosa  l’altra, ma solo vacue promesseprogetti vaghi, idee, propositi e intenti non meglio precisate, finanziamenti da trovare, nessun vincolo contrattuale da porre a priori alle aziende aggiudicatarie della gara regionale CUP per la salvaguardia della continuità lavorativa e dei diritti contrattuali e salariali acquisiti dal personale attualmente in servizio.
Tutto questo partendo dall’ammissione che la Regione non ha ancora eseguito, come promesso e come presupposto di qualsiasi accordo, nessuna ricognizione sul numero degli operatori CUP in servizio e sulle attività ad essi affidate nell’ambito dei servizi di ogni ASL o AO.
L’unica cosa che si capisce da quest’accordo è che la gara deve andare avanti così com’è, senza garanzie per i lavoratori, senza condizioni di leale concorrenza tra le imprese, con il rischio di aggiudicare solo in base al prezzo più basso, con offerte economiche senza vincoli e salvaguardie sul costo del lavoro e garanzie per la continuità lavorativa e di trattamento dei lavoratori attualmente impegnati nei servizi.
Sindacati prima di accettare un simile accordo avrebbero dovuto consultare i lavoratori visto che questo accordo consente di riavviare la procedura di assegnazione di una gara CUP sbagliata, nata sulle ceneri di mafia-capitale, senza clausole sociali e senza, di fatto, divieto di massimo ribasso, che decide della la vita o la morte di migliaia di lavoratori e delle loro famiglie. Ci sembra che anche la democrazia, a questo punto, sia per molti un’operazione di facciata da usare solo quando conviene!
Per favore risparmiateci le prese in giro quando, già oggi, sappiamo bene che le Aziende Sanitarie stanno già imponendo tagli agli organici attuali in linea con spending review e che il Governo per l’anno che verrà ha già in serbo altri tagli. Inutile, quindi, favoleggiare di mirabolanti riassorbimenti in fantasmagorici servizi innovativi se, di fatto, quando verranno attuati (e se mai lo saranno), già molte delle persone attualmente in servizio avranno perso il lavoro.
Vogliamo fatti, non parole.

In allegato:

mercoledì 21 ottobre 2015

I Sindacati: anche ieri nulla di fatto in Regione

Di nuovo a vuoto l'appuntamento di ieri. Le organizzazioni Sindacali propongono il 26 per chiudere entro la fine del mese

Continua la melina della regione Lazio al tavolo tecnico paritario con le Organizzazioni sindacali per trovare soluzioni che garantiscano la continuità lavorativa degli operatori esternalizzati. Dopo il rinvio di lunedì 20, - lo ricordiamo per problemi di rendicontazione (?!?) dei rappresentanti della Pisana - salta anche l'incontro di ieri. I Sindacati propongono il 26 per chiudere la vertenza entro il la fine del mese, come era nei propositi, ma continua l'assenza di risposte dalla Regione Lazio. Quella della Regione è una strategia dilatoria per spegnere i riflettori sulla vicenda e lasciare i lavoratori al loro destino senza difenderne i diritti? Forse è opportuno promuovere nuove iniziative di mobilitazione e di lotta? Quello che è certo è che più andiamo avanti e minori sono le certezze, tranne quella che non si può abbassare la guardia!


Nell'immagine, il comunicato di ieri delle Oo.Ss.

lunedì 19 ottobre 2015

Rinviato il tavolo tecnico con la Regione Lazio

Lo comunicano le organizzazioni sindacali: problemi di "Rendicontazione" della Regione

A due settimane dalla prima convocazione un nuovo rinvio del tavolo paritario per i Cup del Lazio: la regione Lazio persevera nella strategia dello struzzo? Apprendiamo da un comunicato dei sindacati che il tavolo tecnico previsto per oggi, in cui si sarebbero dovuti esaminare i dati relativi ai lavoratori dei Cup delle Aziende Sanitarie ed Ospedaliere della Regione gestiti da imprese esterne, è stato rinviato a domani, martedì 20 ottobre, per "problemi di rendicontazione da parte dei rappresentanti regionali". Non è chiaro, però, cosa significhino questi problemi, anche se è lecito supporre che essi riguardino i dati sui lavoratori necessari per la costruzione di un accordo vincolante a tutela dei posti di lavoro e dei diritti dei lavoratori -  numero operatori, luogo ed orario di lavoro e mansione - e che o i dati manchino o siano incompleti o errati. Ovvero è possibile che la Regione, attraverso Asl e Ao, non sappia con esattezza quanti siano i lavoratori esternalizzati dei Cup, cosa facciano e dove. Fatto grave se si pensa che il taglio al monte ore della gara, circa il 17 % rispetto all'attuale, pari a circa 400 lavoratori in meno su circa 2000, sarebbe stato fatto dalla Pisana anche sulla base di questi dati in riscontro alle esigenze manifestate dalle Asl e dalle Ao. Insomma, non vorremmo scoprire che la supposta razionalizzazione - nel frattempo è saltato anche l'accorpamento delle Asl perché giudicato illegittimo senza un passaggio in consiglio - sia solo un modo più sofisticato per denominare ulteriori tagli di servizi al cittadino. La regione non si faccia illusioni, non abbasseremo la guardia, siamo ancora mobilitati per la difesa dei nostri diritti e del nostro posto di lavoro.

Di seguito il Comunicato stampa dei sindacati

COMUNICATO SINDACALE CGIL, CISL E UIL : RINVIO TAVOLO TECNICO

Il tavolo tecnico previsto per oggi 19 ottobre tra i rappresentanti della Regione Lazio e i Sindacati è stato annullato a data da stabilirsi, causa problemi di rendicontazione da parte dei rappresentanti regionali. Cgil, Cisl e Uil confermano il loro impegno di voler, in senso positivo o negativo, concludere i lavori “ tecnici” necessari alla costruzione di un “accordo vincolante” circa il futuro occupazione dei lavoratori Cup, entro la fine del mese di ottobre. Per questo motivo è stato deciso di convocare domani 20 ottobre una riunione tra le Segreterie per ufficializzare la risposta alla Regione e studiare tutti gli opportuni provvedimenti necessari alla soluzione positiva della vertenza, evitando ulteriori perdite di tempo e rinvii che, a nostro avviso, rappresentano solo una mancanza di rispetto verso gli iscritti, i lavoratori, e le organizzazioni. Possibile la ripresa dello stato di agitazione e la calendarizzazione di una serie di iniziative ad oltranza."
I rappresentanti aziendali Cgil , Cis e Uil

mercoledì 7 ottobre 2015

Comunicato dei sindacati: Tavolo tecnico sui CUP FP Cgil, Cisl FP, Uil FpL, Filcams Cgil - Regione Lazio


Nella giornata del 06-10-2015 si è svolto il primo incontro del tavolo tecnico i cui obiettivi sono stati definiti nel verbale del 24 settembre scorso: mantenimento livelli occupazionali e garanzia di salvaguardia delle retribuzioni.
Al tavolo erano presenti, per le Organizzazioni Sindacali FP Cgil, Cisl FP, Uil FpL, Filcams Cgil e per la Regione Lazio il Segretario Generale, l’Assessorato alla Sanità, l’Assessorato al Lavoro e la Centrale Unica Acquisti.
Come da richiesta delle O.O.S.S., che hanno segnalato la gestione di servizi ulteriori rispetto a quelli del CUP, originariamente affidati alle società, la Regione Lazio ha fornito l’elenco del numerico delle unità presenti in organico in ciascuna ASL e all’interno delle Aziende Ospedaliere (fatta eccezione per la Asl Rm G e la Asl di Viterbo, i cui dati saranno forniti a breve), segnalando la quantità di ore di servizio che risultano essere garantite dai lavoratori, come da dichiarazione delle Società che attualmente gestiscono il servizio.
La nostra richiesta era stata avanzata affinché fossimo messi nelle condizioni di poter verificare l’effettiva rispondenza tra il personale che le società dichiarano essere adibito ai servizi CUP, i lavoratori impiegati nei servizi di back office e servizi amministrativi e le unità che la Regione Lazio considera come facenti capo al servizio per cui è stata bandita gara.
I dati forniti costituiranno la base di partenza del confronto avviato affinché siano garantite le posizioni di tutti i lavoratori attualmente impiegati.
Le O.O.S.S. hanno richiesto che la discussione si sviluppi con il metodo di rendere concreti, già dal prossimo incontro, gli strumenti che la Regione Lazio intende utilizzare per raggiungere lo scopo condiviso della garanzia occupazionale e dei livelli retributivi, anche in relazione al servizio di teleassistenza di prossimo avvio.
Il tavolo si è aggiornato per lunedì 19 ottobre.



FP Cgil              Filcams Cgil               Cisl FP               Uil FpL 

lunedì 28 settembre 2015

Soddisfazione per l’accordo tra Regione Lazio e sindacati, ma non abbassare il livello della mobilitazione



Comunicato stampa

Dopo l’iniziale muro contro muro, arrivano i primi risultati della nostra mobilitazione. Lo scorso 25 settembre, la Regione Lazio al tavolo tecnico con i sindacati ha infatti aperto ad una ricognizione di tutto il personale impiegato in tutti servizi di Cup interessati dalla Gara Centralizzata per individuare soluzioni per una sua ricollocazione. Il tutto entro il 30 ottobre e senza assegnazione della gara, di fatto sospesa, proprio in attesa di un accordo vincolante tra la Pisana e le Organizzazioni Sindacali per la “salvaguardia dei livelli occupazionali, dei livelli retributivi e orari nonché delle professionalità acquisite”.
Rispetto alle premesse si tratta di un primo importante successo, ma la strada appare in salita perché l’accordo è in realtà ancora tutto trovare e occorre chiederci cosa accadrà veramente dopo la fine di ottobre con l’apertura delle buste: occorre quindi non abbassare la guardia e continuare a rivendicare tutela per il nostro posto di lavoro e garanzie per i nostri diritti di lavoratori.
Chiediamo quindi a tutti il lavoratori dei Cup di mantenere alto il livello della mobilitazione e di tenersi pronti ad altre iniziative di protesta, per tenere alla ribalta quanto sta accadendo e reagire in massa e tempestivamente qualora le promesse non venissero mantenute.
Non dimentichiamoci, infatti, che questa gara, di cui si riconoscono finalmente di fatto le anomalie, nasce sulle spoglie di quella messa sotto indagine dalla magistratura per Mafia Capitale e, di conseguenza, annullata per il coinvolgimento dei vertici e di funzionari della Regione Lazio - rinviati proprio in questi giorni a giudizio - e che gli interessi economici e politici che l’hanno condizionata sono tutt’altro che sopiti.
Ribadiamo, a tutela del diritto dei cittadini ad una qualità della vita accettabile, che questa gara - che taglia ore di servizio (e posti di lavoro) in una condizione della sanità laziale che mostra ogni giorno sempre di più le sue gravissime criticità per i tagli già effettuati negli anni passati - rischia di peggiorare ulteriormente la situazione perché non tiene conto delle effettive esigenze presenti e future di Asl e Aziende Ospedaliere e crea i presupposti per ulteriori aumenti dei tempi di attesa e delle code per l’erogazione delle prestazioni ambulatoriali.
Riteniamo, inoltre, inaccettabile e degradante che in una gara in cui è il costo del lavoro il grosso dell’ammontare si applichi di fatto il massimo ribasso senza in pratica considerare nel punteggio la competenza e l’esperienza dei lavoratori e intollerabile che la Regione Lazio, per tutelare suoi cittadini e suoi lavoratori, non abbia ritenuto d’inserire all’interno del bando clausole sociali, come sua facoltà e come da legge regionale, e sia ora costretta a tornare sui suoi passi perché si è accorta dei gravi errori commessi.
Continuiamo a lottare per i nostri diritti, la difesa del posto di lavoro, contro i tagli e per il diritto dei cittadini ad una sanità efficiente!

Allegati


Vertenza Cup Lazio: istituzione di una commissione tecnica paritetica a salvaguardia livelli occupazionali


Comunicato stampa Cgil Fp, Cisl Fp, Uil Fpl


In data 24 Settembre 2015 presso la Regione Lazio si è svolto un incontro tra le OO.SS., il Segretario Generale Tardiola, D’Amato della Cabina di Regia della Sanità e l’Assessore al Lavoro Valente sulla vertenza CUP.
Le OO.SS. hanno ribadito la propria contrarietà e preoccupazione rispetto all’attuale assetto del bando di gara, sottolineando altresì forti perplessità circa le risorse stanziate in relazione agli attuali livelli occupazionali e inserimento di parziali clausole di salvaguardia del personale. Inoltre è stato richiesto di avviare un percorso volto alla salvaguardia degli attuali livelli occupazionali e salariali di tutto il personale attualmente impiegato nei servizi cup e collegati.

La Regione ha accolto tale proposta impegnandosi a costituire da subito una commissione tecnica con le OO.SS. da convocare entro i primi giorni di Ottobre, per iniziare la verifica in termini puntuali del numero effettivo dei lavoratori impiegati in ciascuna tipologia di servizio e la loro collocazione nell’ambito delle aziende sanitarie con il compito di trovare soluzioni positive alla vertenza in atto e che dovrà terminare i lavori entro il 30 ottobre p.v. .

I suddetti lavori dovranno altresì definire un accordo vincolante tra le parti, volto a individuare una procedura certa di salvaguardia dei livelli occupazionali, dei livelli retributivi e orari nonché delle professionalità acquisite.

Le OO.SS. nell’apprezzare l’accoglimento della Regione delle proposte formulate resteranno vigili fino alla conclusione positiva della vertenza a tutela di tutto il personale coinvolto.


FP CGIL Roma e Lazio                CISL FP Lazio                   UIL FPL Roma e Lazio
F.to Mastropietri                                              F.to Gunnella                                     F.to Bardoscia

martedì 22 settembre 2015

22/09/2015 | Gara Cup del Lazio, vertenza ancora in altro mare, saltato lo sciopero del 28, senza un’intesa presto nuovi scioperi

Da Roma a Latina, passando per Viterbo, Frosinone e Rieti: è quasi totali l’adesione allo sciopero di ieri dei lavoratori non costretti dal precetto a coprire le postazioni minime richieste dalla Prefettura.

I lavoratori dei Cup del Lazio hanno capito, hanno compreso al di là di tutte le vuote rassicurazioni giunte da Zingaretti e dagli esponenti dei partiti che lo sostengono, che le pseudo aperture della Regione non contengono nessun impegno concreto sul riassorbimento dei lavoratori alle condizioni di trattamento economico attuali e contro le riduzioni e/o di reimpiego del personale in esubero previsti dal bando.
Riteniamo comunque che qualsiasi soluzione, vista la rilevanza che avrà ha sulla vita di ciascuno di noi, i sindacati debbano sottoporla alla consultazione democratica dei lavoratori dei CUP prima che venga sottoscritta.
In questo quadro riteniamo importante il ruolo che ha svolto e continua a svolgere il Comitato dei Lavoratori Cup del Lazio, che ha sinora contribuito a mobilitare tutti i lavoratori, a raccogliere 9000 firme di sostegno alla lotta dei cittadini, a divulgare la grande truffa che stiamo vivendo sulle nostre spalle.In tal senso abbiamo apprezzato che rappresentanti del Comitato abbiano affiancato la delegazione delle organizzazioni sindacali che si sono recate ieri in trattativa presso la regione.
Non ci si vuole sostituire a nessuno ma riteniamo che sia indispensabile sentire anche il nostro parere per la competenza specifica che possiamo esprimere e per l’enorme contributo fornito alla lotta dei lavoratori.
Per quanto riguarda la prosecuzione dell’agitazione apprendiamo che secondo le regole dettate dalla Prefettura non sarà possibile ripetere lo sciopero già il 28 settembre, perché dovranno passare almeno 10 giorni dallo sciopero di ieri 21 settembre e restiamo in attesa che possa essere fissata d’intesa con le Organizzazioni Sindacali una nuova data per lo sciopero.
Naturalmente restiamo sempre favorevoli al dialogo e auspichiamo che i rappresentanti della Regione possano trovare soluzioni adeguate per garantire che venga evitata la macelleria sociale di questa folle impostazione della gara che che rischia di mandare in tilt l’intero Servizio Sanitario Regionale per le prestazioni ambulatoriali.

La mobilitazione continua e continuerà fino alla piena affermazione dei nostri diritti!!

venerdì 18 settembre 2015

18/09/2015 | Comunicato stampa: Gara Centralizzata Cup Lazio 10 domande verità per Zingaretti

Dopo il Consiglio Regionale che ne ha discusso della Gara Cup del Lazio questa mattina e mentre è ancora in corso l'incontro tra i tecnici della Cabina di Regia della Sanità della Regione Lazio ed i sindacati per sciogliere i nodi di questo appalto controverso che mette a rischio il lavoro e i diritti di noi lavoratori dei Cup del Lazio. Abbiamo voluto indirizzare 10 domande chiave al Governatore Nicola Zingaretti per ricordare a tutti quali sono le questioni per cui volgiamo  una risposta la netto delle rassicurazioni che abbiamo ricevuto ieri attraverso un Comunicato, ma riteniamo ancora troppo generiche e non impegnative. Confermiamo la nostra disponibilità a trovare soluzioni condivise, ma vogliamo sia chiaro che non abbassiamo il livello della mobilitazione. In attesa di notizie soddisfacenti dal tavolo delle trattative per il momento resta confermato lo sciopero di lunedì 21 settembre.

Dopo il comunicato di ieri del Presidente Nicola Zingaretti, il Comitato lavoratori Cup Lazio rivolge al Governatore del Lazio 10 domande a cui vorrebbe una risposta univoca e definitiva 

  1. Lei afferma che la gara del CUP deve avvenire in un “clima di legalità”: perché allora l'incarico di Responsabile Unico del Procedimento della gara è stato affidato a persona che risulterebbe indagata dalla Procura di Roma per false dichiarazioni al PM e favoreggiamento nell’ambito dell’inchiesta Mafia Capitale, riscontro investigativo che ha portato all’annullamento del precedente bando?
  2. Perché ci dobbiamo fidare quando Lei afferma che i lavoratori non corrono il rischio di perdere il posto di lavoro in caso di aggiudicazione dell’appalto a impresa diversa da quella che l’impiega, quando, invece, l'unico modo per garantirli è includere nel capitolato l'obbligo per chi si aggiudica la gara di assumere i lavoratori già impiegati a pari condizioni contrattuali ed economiche?
  3. Perché la clausola sociale di riassorbimento della manodopera, prevista dal nostro ordinamento in materia di appalti pubblici, dall'ANAC e richiamata come obbligo dalla Legge Regionale n. 16 del 2007, è assente nel bando di gara, mentre era presente nel precedente bando annullato?
  4. È per Lei equo ed in linea la libera concorrenza che il Bando rechi vantaggio alle imprese non titolari dei servizi oggetto di gara rispetto alle attuali imprese fornitrici, se le prime, nel formulare l’offerta, possono offrire ai lavoratori condizioni contrattuali e retributive più vantaggiose per l’impresa ed usufruire delle agevolazioni contributive del Jobs Act, mentre le seconde devono rispettare livelli contrattuali ed economici del personale impiegato e non beneficiano delle nuove norme sul lavoro?
  5. Le risulta che in effetti i dati che giustificano il taglio di circa il 20% del personale in realtà non includano i servizi effettuati dagli sportelli CUP per la medicina generale e l'intramoenia e che, se tali servizi venissero calcolati, come è corretto visto che sono servizi oggetto di gara, il quadro dell e prestazioni erogate negli ultimi 5 anni (2011-2014), che dimensiona il monte ore lavoro messo a gara, rivelerebbe che il loro numero complessivo nel periodo di osservazione è sostanzialmente stabile?
  6. Per Lei, in un appalto che per la quasi totalità del suo ammontare economico complessivo ha per oggetto la fornitura di manodopera da impiegare in attività amministrative spesso critiche - incasso, rendicontazione, statistica, relazioni con il pubblico – è ragionevole che la competenza professionale dei lavoratori proposti valga solo 3 punti dei 60 complessivi previsti per la proposta tecnica?
  7. Perché la Centrale Unica degli Acquisti della Regione Lazio persevera nel suddividere il bando in 4 lotti, scelta che espone l’aggiudicazione a logiche spartitorie e di condizionamento politico, come dimostra del resto quanto accaduto per il precedenteannullato per l’infiltrazione di Mafia Capitale?
  8. Perché non fare una gara unica centralizzata, che sfrutti le possibili sinergie in una fase di cambiamento dell'organizzazione delle Aziende sanitarie ed ospedaliere, ed eviti il rischio disparità di trattamento contrattuale ed economico tra lavoratori che effettuano il medesimo servizio nel SSR. Oppure, in alternativa, perché non definire un modello unico di gara, cui le Aziende si uniformino, e che poi siano esse in autonomia a reperire servizi sul mercato in base alle loro effettive esigenze ?
  9. Perché l'Asl B e l'Asl C sono in lotti diversi mentre se ne decide l'unificazione, con il rischio di avere all'interno della stessa futura Asl unificata personale impiegato con contratti diversi?
  10. Perché Lei ed i suoi uffici continuate a ripetere sulla stampa, erroneamente, che da più di 13 anni non si fanno gare per i Cup nel Lazio, quando, invece negli ultimi 3 anni sono state diverse le gare – anche solo per 1 anno di servizio - in quasi tutte le aziende Asl e Aziende Ospedaliere della Regione?

mercoledì 16 settembre 2015

15/09/2015 | Comunicato stampa: sciopero il 21 settembre

15/09/2015 | Comunicato stampa: sciopero il 21 settembre e a partire dal 28 settembre sciopero ad oltranza, negativo l’esito dell’incontro in Regione delle Organizzazioni Sindacali resta confermata la mobilitazione dei Lavoratori – Il Comitato Lavoratori Cup Lazio conferma compatto la sua adesione all’agitazione

Il Comitato Lavoratori CUP Lazio prende atto dell’esito negativo dell’incontro tra le rappresentanze sindacali di CGIL CISL e UIL e quelle dell’Amministrazione Regionale e conferma la propria adesione allo sciopero del 21 settembre prossimo e a quello ad oltranza a partire dal prossimo 28 settembre.
Nell’esortare tutti i lavoratori a prender parte all’astensione dal lavoro in difesa del proprio diritto al lavoro il Comitato diffida la Regione Lazio, le Aziende Sanitarie e le imprese titolari dei servizi Cup che impiegano i lavoratori in lotta dall’intraprendere azioni antisindacali che dovessero limitare il loro diritto di sciopero e/o a provvedere a sostituzioni del personale in sciopero.
L’azione di sciopero, a cui si giunge dopo aver tentato inutilmente un dialogo con la Regione Lazio, è giustificata dall’ottusa intransigenza di cinici amministratori pubblici che non intendono modificare di una virgola capitolato di gara.
Restano quindi confermati dalla Pisana il taglio di circa il 20% delle ore rispetto all’attuale organico che produrrà secondo i nostri calcoli la perdita di circa 350 posti di lavoro, mentre si conferma che le imprese che partecipano al bando non avranno nessun obbligo, in caso di aggiudicazione dei lotti di gara, di riassumere il personale in servizio nei ruoli e nella retribuzione attuali.
Quanto di peggio ci si possa aspettare da un’Amministrazione ed un Istituzione Pubblica che si dice vicina ai lavoratori, che consente una concorrenza sleale tra le imprese a discapito dei lavoratori, a colpi di massimo ribasso sul costo del lavoro e nella totale assenza di clausole sociali.
Un comportamento che evidenzia una volta di più l’ormai manifesta volontà di affossare il servizio sanitario pubblico regionale, avallando, oltretutto, una gara centralizzata partorita in un clima di perdurante scarsa trasparenza dei comportamenti dei responsabili del procedimento, già evidenziati dalla precedente gara svoltasi nel mortale abbraccio della Regione Lazio con mafia capitale e poi per questo motivo annullata dalla Pisana.

A tutto ciò siamo obbligati ad opporci attraverso un’adesione compatta allo sciopero:

per il futuro nostro, delle nostre famiglie e in difesa del diritto dei cittadini ad un servizio sanitario regionale pubblico efficiente ed accessibile a tutti

lunedì 14 settembre 2015

14/09/2015 | Comunicato Stampa

Governatore Zingaretti attendiamo risposte

14/09/2015 | Comunicato Stampa: Cup del Lazio una gara dove la base d’asta è pari al costo degli stipendi del personale impiegato, la competenza dei lavoratori vale appena 3 punti su 60 totali, ovvero le professionalità valgono come le stampanti
Dopo aver svelato l’escamotage per cui, per effetto della mancanza di clausole sociali che impegnino le imprese vincitrici al riassorbimento del personale, le imprese che non hanno lavoratori già impiegati in questo bando sono avvantaggiate – clausole che insieme al divieto di massimo ribasso avrebbero potuto evitare il rischio di squallide speculazioni sulle spalle dei lavoratori, dei quali 400 disabili – addentrandoci nei meandri di questo labirintico bando abbiamo scoperto un’altra chicca che la dice lunga sulla capacità degli strateghi che hanno predisposto il capitolato ed aumenta le perplessità sul loro operato: si tratta dei criteri di attribuzione dei punteggi alle proposte tecniche delle imprese concorrenti.
Infatti, griglia per la valutazione dei punteggi da assegnare da parte della Commissione Aggiudicatrice alle imprese concorrenti, attribuisce alle competenze dei lavoratori impiegati solo 3 punti su un totale 60 punti tecnici da attribuire agli aspetti qualitativi del progetto (vedi in calce al comunicato i criteri si assegnazione: questo in un gara in cui il costo del lavoro è in pratica il totale dell’ammontare complessivo della basa d’asta).
Troviamo singolare che in una gara che è a prevalente fornitura di manodopera la Regione Lazio non giudica importanti i profili professionali del personale offerto, tanto da assegnare a questo aspetto soli 3 punti sui 60 complessivi a disposizione: quanto assegna, nella sostanza, ad altre voci di carattere organizzativo e gestionale, puramente soggettive, non misurabili e teoriche, mentre i curricola sono concreti ed oggettivi. Tanto quanto assegna alla fornitura di stampanti.
Facciamo davvero fatica a capire il senso del ragionamento fatto dai tecnici della Pisana. Sembra infatti che il criterio utilizzato per acquistare un servizio sofisticato che deve regolarmi i pagamenti e le fatture invece di essere basato sulla selezione di chi sono coloro che eseguono il lavoro, quali competenze tecniche e professionali possiedono e da quanti anni fanno questa attività - incluso il loro inquadramento economico e contrattuale, e qui torniamo alle clausole sociali -  sia basato sull’esame del “contorno” cioè di tanti bei concetti, ben intortati nella forma ma che in concreto non significano nulla se paragonati alla concretezza dei curricola.
Geniale. Non c’è che dire, davvero geniale. Speriamo però che di questi colpi di genio ne abbiano pochi in Regione. Altrimenti siamo rovinati, se con i soldi di tutti non si guarda alla sostanza di ciò che effettivamente serve all’amministrazione ed ai cittadini e si acquistano invece servizi graziosi che non servono a nulla.
A queste condizioni ci chiediamo se il CUP Lazio sarà gestito da lavoratori adeguatamente preparati e quale sarà il suo futuro.
Non possiamo che immaginare i disagi per i cittadini, in termini di code e tempi di attesa, aspettando che operatori non qualificati ed inesperti imparino il mestiere a discapito delle loro necessità di cura.
Oppure, non pensare al risparmio per la Regione quando si vedrà magari rifiutare le rendicontazioni da parte del Ministero per errori formali o sostanziali.

Razionalizzazione, efficientizzazione e risparmio. Le tre parole magiche che hanno reso possibile questo bando, che scopriamo sempre più essere assurdo, un vero e proprio mostro attraverso cui si rischia di provocare il licenziamento e la fame per centinaia di lavoratori, in nome di un risparmio che è solo sulla carta e questo mentre si rischia di buttare milioni di Euro per acquisire un servizio privo di qualsiasi garanzia di qualità concreta: un altro passo per staccare la spina alla sanità del Lazio, ormai alla condizioni di malato terminale.
Di seguito la tabella di attribuzione di punteggi tecnici alle proposte progettuali delle imprese concorrenti al bando per i Cup del SSR del Lazio, dove, alla voce 9, si trovano quelli attribuiti alle competenze e all’esperienza del personale impiegato.

TABELLA PUNTEGGI

Ditta concorrente relativamente ai seguenti elementi di valutazione: CRITERI E SUBCRITERI PUNTEGGIO

Criterio 1
Front Office: soluzioni e procedure proposte per l’espletamento delle attività di cui al par. 2.1 lettera a) del Capitolato Tecnico del sistema di prenotazione/accettazione delle prestazioni sanitarie. PUNTI 5
Subcriteri 1
Qualità ed efficacia intesa come modalità di svolgimento delle attività previste nel capitolato, con particolare riferimento alla riduzione dei tempi di attesa e al soddisfacimento dei bisogni dell’utenza PUNTI 3;
Flessibilità e scalabilità intesa come capacità della soluzione proposta di far fronte a variazioni del contesto tecnico ed organizzativo del servizio PUNTI 2;

Criterio 2
Front Office: soluzioni organizzative e tecnologiche proposte per l’espletamento delle attività di acquisizione e gestione delle disdette cui al par. 2.1 lettera c) del Capitolato Tecnico. PUNTI 5
Subcriteri 
Qualità ed efficacia intesa come modalità di svolgimento delle attività previste nel capitolato con particolare riferimento all’ottimizzazione dei canali, delle tempistiche di acquisizione delle disdette e dei tempi di segnalazione per modifica calendari e agende; PUNTI 3;
Flessibilità e scalabilità intesa come capacità della soluzione proposta di far fronte a variazioni del contesto tecnico ed organizzativo del servizio PUNTI 2;

Criterio 3
Front Office: soluzioni e procedure proposte per garantire l’espletamento delle attività di cui al par. 2.1 lettera b) del Capitolato Tecnico del sistema di contabilizzazione e rendicontazione degli incassi. PUNTI 5;
Subcriteri
Qualità ed efficacia intesa come modalità di svolgimento delle attività previste nel capitolato con particolare riferimento all’ottimizzazione delle tempistiche e delle modalità di aggiornamento dati anagrafica ed esenzioni, PUNTI 3;
Flessibilità e scalabilità intesa come capacità della soluzione proposta di far  fronte a variazioni del contesto tecnico ed organizzativo del servizio PUNTI 2;

Criterio 4
Sistemi e modalità di controllo e gestione (individuazione e soluzione) dell'errore generato dagli operatori finalizzate alla limitazione dell’impatto sull’organizzazione ed erogazione di tutte le prestazioni Front Office di cui all’art. 2.1 del Capitolato Tecnico.
Subcriteri 4
Qualità ed efficacia intesa come effettiva capacità della soluzione proposta nel limitare il rischio di errori e minimizzarne l’impatto sulle prestazioni FO PUNTI 2;
Esaustività intesa come capacità della soluzione proposta di coprire tutte le possibili casistiche di errori generati dagli operatori PUNTI 2;

Criterio 5
Modalità e sistemi di programmazione e controllo dei flussi informativi finalizzati al soddisfacimento dei debiti informativi verso enti esterni (Ministeri, Regione, ecc.). PUNTI 3
Subcriteri 5
Esaustività intesa come effettiva capacità della soluzione proposta di coprire tutti i debiti verso gli enti esterni PUNTI 1;
Qualità ed efficacia intesa come effettiva capacità della soluzione proposta di rispettare i tempi e i contenuti richiesti PUNTI 2

Criterio 6
Back Office: soluzioni e procedure proposte per garantire l’espletamento di tutte le attività di cui all’art. 2.2 del Capitolato Tecnico. PUNTI 5
Subcriteri 6
Qualità ed efficacia intesa come modalità di svolgimento delle attività previste nel capitolato con particolare riferimento all’individuazione e all’implementazione degli strumenti e delle metodologie per il supporto del Front-Office PUNTI 3;
Flessibilità e scalabilità intesa come capacità della soluzione proposta di far fronte a variazioni del contesto tecnico ed organizzativo del servizio PUNTI 2;

Criterio 7
Strumenti di reportistica sul servizio erogato e modalità per facilitarne l'accesso alle Direzioni aziendali PUNTI 4
Subcriteri 7
Qualità ed efficacia intesa come effettiva capacità della reportistica proposta di facilitare l’accesso e il riutilizzo delle informazioni relative al servizio erogato PUNTI 2;
Esaustività e flessibilità intesa come capacità della reportistica proposta di coprire le informazioni relative al servizio erogato e di adeguarsi alle diversificate esigenze informative di ciascuna Azienda Sanitaria PUNTI 2;

Criterio 8
Articolazione del personale sulle sedi oggetto dell’appalto in modo da garantire il corretto espletamento di tutte le attività di cui all’art. 2 del Capitolato Tecnico. PUNTI 5
Subcriteri 8
Qualità ed efficacia intesa come soluzioni previste per ottimizzare l’impiego del personale in relazione ai tempi di apertura degli sportelli e alle distribuzione PUNTI 3;
Flessibilità e scalabilità intesa come capacità della soluzione proposta di far fronte a variazioni del contesto tecnico ed organizzativo del servizio e delle diversificate esigenze delle Aziende Sanitarie. PUNTI 2;

Criterio 9
Organizzazione del personale proposta per garantire l’espletamento di tutte le attività di cui all’art. 2 del Capitolato Tecnico intesa come profili professionali proposti, matrice ruoli/responsabilità modalità di interazione tra le figure chiave, processi di coordinamento e controllo tra le diverse
unità coinvolte nella gestione del servizio, ecc. PUNTI 5
Subcriteri 9
Qualità ed efficacia intesa come effettiva capacità della soluzione proposta di adempiere alle prestazioni previste nel capitolato tecnico. PUNTI 3;
Flessibilità e scalabilità intesa come capacità della soluzione proposta di far fronte a variazioni del contesto tecnico ed organizzativo del servizio PUNTI 2

Criterio 10
Piano di formazione del personale con indicazioni del monte ore, contenuti, modalità di erogazione dei corsi tale da garantire il continuo aggiornamento del personale sulle tematiche attinenti al servizio in gara. PUNTI 4
Subcriteri 10
Qualità ed efficacia intesa come effettiva capacità della soluzione proposta nel raggiungere gli obiettivi di costante aggiornamento del personale PUNTI 2
Flessibilità intesa come capacità di adeguare i moduli formativi in relazione all’eventuale implementazione di nuovi strumenti e alle relativa diversificazione delle attività PUNTI 2

Criterio 11
Soluzioni proposte per la gestione delle emergenze (continuità del sistema informatico in caso di anomalie, ecc). PUNTI 3
Subcriteri 11
Qualità ed efficacia intesa come modalità e soluzioni previste per garantire la puntuale rilevazione delle emergenze e la loro immediata risoluzione PUNTI 2;
Esaustività intesa come effettiva capacità della soluzione proposta di coprire tutte le potenziali emergenze rilevabili nell’espletamento della attività previste dal capitolato tecnico PUNTI 1.

Criterio 12
Articolazione delle modalità e delle tempistiche di avvio del servizio. PUNTI 3
Subcriteri 12
Qualità ed efficacia intesa come effettiva capacità della soluzione proposta di minimizzare i disservizi per l’utenza in fase di avvio del servizio PUNTI 2;
Aderenza al contesto intesa come capacità della soluzione proposta di adattarsi alle caratteristiche ed esigenze della singola Azienda Sanitaria PUNTI 1;

Criterio 13
Caratteristiche delle apparecchiature e delle soluzioni informatiche proposte per l’esecuzione del servizio come previsto dall’art. 5 del Capitolato Tecnico. PUNTI 5
Subcriteri 13
Qualità ed efficacia capacità degli strumenti e della apparecchiature proposte di garantire la corretta esecuzione del servizio PUNTI 2;
Aderenza al contesto capacità delle apparecchiature e soluzioni informatiche proposte di soddisfare le esigenze delle singole Aziende Sanitarie PUNTI 3;

Criterio 14
Modalità proposte per la custodia e la messa in sicurezza degli incassi. L’offerta sarà valutata secondo i seguenti parametri: PUNTI 4
Subcriteri 14
Qualità ed efficacia intesa come effettiva capacità della soluzione proposta finalizzata a minimizzare il rischio di furti e sottrazioni PUNTI 2;
Aderenza al contesto intesa come possibilità della soluzione proposta di adeguarsi alle esigenze sanitarie, con particolare riferimento alla complessità territoriale delle stesse PUNTI  2.


TOTALE 60 PUNTI