15/09/2015 | Comunicato stampa: sciopero il 21 settembre e a partire dal 28 settembre sciopero ad oltranza, negativo l’esito dell’incontro in Regione delle Organizzazioni Sindacali resta confermata la mobilitazione dei Lavoratori – Il Comitato Lavoratori Cup Lazio conferma compatto la sua adesione all’agitazione
Il Comitato Lavoratori CUP Lazio prende atto
dell’esito negativo dell’incontro
tra le rappresentanze sindacali di
CGIL CISL e UIL e quelle dell’Amministrazione
Regionale e conferma la propria adesione
allo sciopero del 21 settembre prossimo e a quello ad oltranza a partire dal prossimo 28 settembre.
Nell’esortare
tutti i lavoratori a prender parte all’astensione dal lavoro in difesa del
proprio diritto al lavoro il Comitato diffida
la Regione Lazio, le Aziende Sanitarie e le imprese titolari dei servizi Cup che impiegano i lavoratori in lotta dall’intraprendere azioni antisindacali che dovessero limitare il loro diritto di sciopero
e/o a provvedere a sostituzioni del
personale in sciopero.
L’azione di sciopero, a cui si giunge dopo aver tentato inutilmente un dialogo con la Regione Lazio, è giustificata dall’ottusa intransigenza di cinici amministratori pubblici che non intendono modificare di una virgola
capitolato di gara.
Restano
quindi confermati dalla Pisana il taglio di circa il 20% delle ore
rispetto all’attuale organico che produrrà secondo i nostri calcoli la perdita di circa 350 posti di lavoro,
mentre si conferma che le imprese che
partecipano al bando non avranno nessun
obbligo, in caso di aggiudicazione dei lotti di gara, di riassumere il personale in servizio nei
ruoli e nella retribuzione attuali.
Quanto di peggio ci si possa aspettare da un’Amministrazione ed un Istituzione Pubblica che
si dice vicina ai lavoratori, che consente
una concorrenza sleale tra le imprese
a discapito dei lavoratori, a colpi
di massimo ribasso sul costo del lavoro e nella totale assenza di clausole sociali.
Un comportamento che evidenzia una volta
di più l’ormai manifesta volontà di affossare il servizio sanitario pubblico regionale, avallando, oltretutto, una gara centralizzata partorita in un
clima di perdurante scarsa trasparenza
dei comportamenti dei responsabili del
procedimento, già evidenziati dalla precedente gara svoltasi nel mortale abbraccio della Regione Lazio con mafia capitale e poi
per questo motivo annullata dalla
Pisana.
A tutto ciò siamo
obbligati ad opporci attraverso un’adesione compatta allo sciopero:
per il futuro nostro,
delle nostre famiglie e in difesa del diritto dei cittadini ad un servizio
sanitario regionale pubblico efficiente ed accessibile a tutti
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