domenica 30 agosto 2015

La mobilitazione del 4 settembre e le altre iniziative in un'intervista al Tgr Lazio

Pietro Bardoscia, delegato Uil Fpl Capodarco, intervistato il 29 agosto 20 al Tgr Lazio delle 19.30 spiega a nome delle sigle sindacali le tante ragioni per cui le lavoratrici ed i lavoratori delle imprese esterne impiegati presso i Centri Unici di Prenotazione delle Aziende Sanitarie Locali e delle Aziende Ospedaliere della regione Lazio chiedono l'annullamento della gara centralizzata che assegnerà i servizi e che si chiuderà il 21 settembre e maggiori garanzie per i lavoratori.
Annunciata una mobilitazione per venerdì 4 settembre, con presidio davanti al sede della regione ed assemblea pubblica in attesa dello sciopero ad oltranza fissato a partire da martedì 8 settembre.

venerdì 28 agosto 2015

Sindacati: proclamato lo stato di agitazione di tutti i lavoratori Cup... venerdì 4 settembre dalle 10 alle 14 mobilitazione sotto la regione lazio

I sindacati indicono lo stato di agitazione per chiedere l'annullamento dell agara Centralizzata dei Cup delle Asl e delle AO della Regione: Venerdì 4 settembre dalle 10 alle 14 presidio sotto la regione Lazio di tutti i lavoratori dei Cup

Il Comitato Lavoratori Cup Lazio aderisce alla mobilitazione indetta da CGIL, CISL e UIL Funzione Pubblica per l'organizzazione di un presidio che si terrà il 4 settembre dalle ore 10,00 alle ore 14,00 sotto la Regione Lazio, p.zza Oderico da Pordenone, sulla gara Unica Centralizzata CUP.
All'iniziativa sarà presente una folta delegazione del Comitato Lavoratori Cup del Lazio che ha raccolto ad oggi, a partire dal 5 agosto, complessivamente oltre 5.000 firme con l'adesione di gran parte dei lavoratori che operano nelle varie ditte esterne dei servizi Cup delle ASL e AO della Regione Lazio.
Il Comitato si augura che tale iniziativa promossa dalle organizzazioni sindacali possa evitare l'inasprimento della mobilitazione che prevede, allo stato, uno sciopero ad oltranza a partire dal prossimo 8 settembre con gravissimi disagi per i cittadini della regione nell'accesso alle prestazioni sanitarie ambulatoriali.

Comitato dei Lavoratori dei Cup del Lazio

Di seguito pubblichiamo il comunicato stampa delle sigle sindacali:

Comunicato Stampa
FP CGIL Roma e Lazio, CISL FP Roma e Rieti, UIL FPL Roma e Lazio

Gara Unica Centralizzata CUP: a rischio centinaia di posti e stato di agitazione
Venerdì 4 settembre Assemblea Presidio sotto la Regione Lazio

“A tutt’oggi, pur in presenza di una richiesta di incontro e della nostra denuncia circa la situazione critica che si profila, non abbiamo ricevuto alcuna risposta dalla Regione Lazio sulla Gara Unica Centralizzata CUP, che contiene clausole di salvaguardia a dir poco ambigue e importi più bassi rispetto all’attuale gestione.
Un fatto che potrebbe comportare la perdita di centinaia di posti di lavoro su un totale di quasi 2.000 operatori”. Lo ricordano in una nota Mauro Mastropietri della FP CGIL, Stefania Gunnella della CISL FP e Pietro Bardoscia della UIL FPL di Roma e Lazio.
“Ancora una volta si taglia – continuano i sindacalisti - non capendo che a rimetterci saranno solamente i lavoratori ed i cittadini che subiscono una riduzione dei servizi.
Siamo di fronte a una gara che prevede meno risorse stanziate per il servizio, il taglio delle ore di lavoro e non dà garanzie né sul riassorbimento di tutti i lavoratori attualmente impiegati nelle varie commesse, né sulle eventuali condizioni di tutela”.
“Visto che i termini sono ormai vicini alla scadenza e da parte della Regione Lazio non abbiamo avuto alcun cenno – concludono Mastropietri, Gunnella e Bardoscia – FP CGIL, CISL FP e UIL FPL proclamano lo stato di agitazione di tutti i lavoratori che operano nel servizio CUP, a partire dall'assemblea presidio che si terrà Venerdì 4 settembre dalle 10 alle 14 sotto la Regione Lazio, in Piazza Oderico da Pordenone”.

Responsabile III Settore UIL FPL Roma e Lazio
Pietro Bardoscia

Coordinatore III Settore Frosinone Uil Fpl
E.Faiola

I Delegati Gau UIL FPL Capodarco Roma e Provincia
Stefano Innocenti
Riccardo Paladino
Federica Podenzana
Gianfranco Angelini
Antonio De Angelis
Alessandra Marcheschi

Delegato Gau UIL FPL Capodarco Rieti
Ivan Marchetti

Delegato Gau UIL FPL Capodarco Latina
Gianluca Di Spirito



sabato 15 agosto 2015

Su la cronaca di Roma de la Repubblica un articolo sulla nostra lotta

Sulla cronaca di Roma del numero del 15 agosto, la Repubblica offre spazio alla nostra lotta per ottenere giustizia e l'annullamento della gara dei cup delle Asl e delle Ao della regione Lazio e la sua revisione con norme per il Massimo Ribasso e Clausole Sociali a tutela dei diritti di noi lavorattori: #NoMAssimoRibasso #SìClausoleSociali #NoMafiaCapitale.

giovedì 13 agosto 2015

8 settembre, sciopero ad oltranza di tutti i lavoratori delle imprese esterne dei Cup di Asl e Ao del Lazio

Superate le 3000 firme con la petizione su change.org parte la mobilitazione permanente dei lavoratori dei Cup del Lazio

Da martedì 8 settembre è sciopero ad oltranza di tutte le lavoratrici e tutti i lavoratori delle imprese esterne impegnate nella gestione dei Centri Unici di Prenotazione delle Aziende Sanitarie Locali e delle Aziende Ospedaliere, quindi, da quella data, non verranno garantite ai cittadini prestazioni di sportello per i servizi ambulatoriali, quali prenotazione, accettazione e pagamento ticket.
Dopo aver raccolto in pochi giorni oltre 3000 firme con la petizione per chiedere al Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti e al Presidente dell'autorità Nazionale Anti Corruzione, Anac, Raffaele Cantone l'annullamento della Gara d'appalto per l'assegnazione dei servizi di Cup delle Asl e delle AO del Lazio e la sua revisione con il divieto di massimo ribasso e l'inserimento di clausole sociali a tutela dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori oggi occupati nel servizio, la scelta di entrare in stato di mobilitazione permanente e di fissare una data, 8 settembre, per uno sciopero ad oltranza, si è resa necessaria per ricevere delle risposte alle nostre richieste e sollecitare un dialogo costruttivo tra tutte le parti interessate.



domenica 9 agosto 2015

Clausole sociali: il modello Fidenza a Montecitorio

(dal Mattino di Parma un articolo che dimostra che, se si vuole, clausole sociali si può)

PRESENTATA A PARLAMENTO ED ESECUTIVO

LA RIFORMA COMUNALE PER CREARE POSTI 

DI LAVORO E FERMARE LE GARE AL MASSIMO RIBASSO

Appalti pubblici e occupazione,

il ‘modello Fidenza’

alla Camera

di redazione

 agosto - 5 - 2015




Il modello Fidenza a Roma
Le clausole sociali per gli appalti pubblici lanciate da Fidenza sono diventate un modello che Parlamento e Governo si impegnano ad esportare ed espandere, seguendo una riforma dal basso varata per aggredire la disoccupazione e, al tempo stesso, per dire addio alle gare al massimo ribasso.
Il ‘modello Fidenza’ è stato presentato mercoledì mattina a Roma alla Camera dei Deputati sia ai vertici della Commissione Lavoro (l’onorevole Patrizia Maestri e il presidente Cesare Damiano) che all’Esecutivo (rappresentato dal Sottosegretario di Stato Paola De Micheli). Relatori il sindaco di Fidenza Andrea Massari, l’assessore ai Lavori Pubblici Davide Malvisi e i rappresentanti delle organizzazioni sindacali che hanno costruito insieme all’amministrazione il percorso delle clausole sociali: Vincenzo Vassetta (segretario Camera del Lavoro di Fidenza) e Barbara Troise (Fai Cisl).

venerdì 7 agosto 2015

su sociale.it in un articolo su "Percorsi di Economia Sociale: Mercato, Credito e Valore" si parla di massimo ribasso e clausole sociali

seminario 2 Economia Sociale: Mercato, Credito e Valore
Il primo dei seminari del ciclo “percorsi di economia sociale”
 | 

Il primo appuntamento del ciclo di seminari: un focus sullo status quo e sul nuovo codice unico degli appalti in discussione in Senato

Il massimo ribasso non è risparmio, ma un rischio concreto di decadimento della quantità e della qualità di servizi offerti, tramite appalto, dalla pubblica amministrazione ai cittadini e, soprattutto, un vantaggio competitivo lasciato, allo stesso tempo, a chi sfrutta la precarizzazione del lavoro, la corruzione ed il malaffare per aggiudicarsi gare pubbliche. Questo è uno dei temi centrali, insieme alle clausole sociali, del seminario “La riforma degli appalti pubblici. Opportunità per il Terzo Settore e Criticità Sistemiche” che si è svolto il 13 luglio a Roma presso l’aula Pietro Onida della Facoltà di Economia e Commercio dell’Università “la Sapienza” Di Roma. Si tratta del primo appuntamento di un ciclo di tre “Percorsi di Economia Sociale: Mercato, credito e valore” promosso dall’Osservatorio sul Non Profit presso la CCIAA  e dal Deap, il Dipartimento di Diritto ed Economia delle Attività Produttive presso l’Università degli studi di Roma “la Sapienza” (UniRoma1). A moderare il dibattito – introdotto da Daniele Vattermoli, direttore del dipartimento Deap de “La Sapienza”, da Pietro Abate, segretario generale della CCIAA di Roma, e da Maurizio Marotta, Coordinatore dell’Osservatorio del Non profit della CCIAA di Roma - Antonietta Consetino del dipartimento Deap de “La Sapienza” e Pina RozzoComponente dell’Osservatorio del Non Profit della CCIAA di Roma.
vai all'articolo su sociale.it

giovedì 6 agosto 2015

Raffaele Cantone contro il Massimo Ribasso

Qualche mese fa il presidente dell'Autorità Nazionale Anti Corruzione ha parlato del massimo ribasso e dei rischi che comporta per gli appalti alla trasmissione petrolio trasmessa da Rai 1


Non lo diciamo solo noi, non lo dice solo il senatore Stefano Esposito, che in commissione  Lavori pubblici è relatore del nuovo codice unico degli appalti, come dice riporta sociale.it.
Lo dice pure l'ex magistrato, oggi presidente dell'Autorità Nazionale Anti Corruzione, Anac: il massimo ribasso è la porta d'accesso nelle gare d'appalto pubbliche per la corruzione, gli imprenditori senza scrupoli e la malavita organizzata. Per la PA, solo un finto risparmio, perché i prezzi possono lievitare dopo l'assegnazione o perché chi ha vinto può sostenere costi più bassi grazie ad irregolarità e metodi illeciti, il tutto, ovviamente a discapito della sicurezza e della qualità dei servizi al cittadino.
Con il jobs act, poi, il massimo ribasso, è il grimaldello con cui precarizzare migliaia di lavoratori come potrebbe accadere a noi lavoratori del Cup, perché chi non è titolare dei servizi può fare prezzi più bassi grazie agli sgravi previsti dalla legge per chi assume. Senza clausole sociali, poi, chi lavora per le ditte che perdono, si trova ad essere licenziato e, se viene riassunto da chi ha vinto, deve accettare condizioni contrattuali peggiorative perché è assente ogni garanzia.
Il massimo ribasso, costa ai cittadini in termini di servizi peggiori e all'intera comunità perché crea disoccupazione, precarietà ed in giustizia sociale.
Firmate e fate firmare la petizione su change.org per chiedere l'annullamento della gara cup .

mercoledì 5 agosto 2015

Dal Fatto Quotidiano "Mafia, a Bologna stop massimo ribasso negli appalti e tutela lavoratori. Cgil: “Così neutralizza Jobs act"



Il documento è frutto dell'intesa tra sindacati, associazioni di categoria e amministrazione comunale. Obiettivo rafforzare i controlli dopo che l'inchiesta Aemilia ha evidenziato la radicalizzazione della criminalità organizzata in Emilia Romagna

Un agosto di lotta

Salve a tutti quelli che ci leggono e vogliono dare sostegno alla nostra lotta in difesa del lavoro e della qualità dei servizi al cittadino.
Siamo gli oltre 2000 lavoratori dei 17 servizi di Centro Unico di Prenotazione delle prestazioni sanitarie delle Asl e delle AO della Regione Lazio che sono oggetto di una gara di appalto con tante zone grigie.
Una gara d'appalto, voluta dalla Regione Lazio dopo l'annullamento, nel dicembre del 2014 della precedente, già assegnata, perché in odore di Mafia Capitale e su cui c'è in corso un'indagine della magistratura che coinvolge anche dirigenti pubblici che hanno istruito la gara attuale.
Una gara d'appalto che distorce la concorrenza tra imprese, grazie al Jobs Act, favorendo chi partecipa ex novo, con costo del lavoro al risparmio, e mettendo in difficoltà gli attuali conduttori del servizio, che rispettano i contratti di lavoro.
Una gara d'appalto che mette i lavoratori alla mercé delle imprese e li costringe ad accettare condizioni vessatorie pur di sfuggire alla disoccupazione.
Per questo motivo siamo in lotta anche on line, dove vi chiediamo di firmare la nostra petizione al Presidente della regione Lazio Nicola Zingaretti e al presidente dell'Anac, Autorità Nazionale Anti Corruzione, Raffaele Cantone, affinché la gara sia annullata e le sue consdizioni riviste con dei correttivi che regolino il ricorso al massimo ribasso e delle clausole sociali a salvaguardia dei posti di lavoro. Continuate a seguirci su questo blog e sui social.

Di seguito il testo della nostra petizione:

I lavoratori dei servizi Cup delle ditte esterne presso le ASL e le AO chiedono l’annullamento della gara in corso e garanzie per il futuro dei loro posti di lavoro