sabato 5 settembre 2015

05/09/2015 | Comunicato Stampa: Oltre il danno la beffa, dopo la delusione per i risultati dell’incontro in Regione Lazio ieri mattina una nota della dell’amministrazione distorce la realtà dei fatti riguardo alla gara – Confermata la revoca dello sciopero dell’8 settembre e l’adesione allo sciopero unitario con i sindacati il 21 settembre

Nel precedente comunicato ci siamo detti delusi per i risultati ottenuti dall’incontro con la Regione Lazio, non possiamo invece che definirci sorpresi dai contenuti surreali della nota rilasciata dall’amministrazione regionale a margine della riunione.
Si tratta infatti di un’evidente distorsione di fatti relativi alla gara d’appalto che deve essere obbligatoriamente evidenziata perché dimostra che chi ha dettato la nota o è in cattiva fede o non conosce il bando di gara: in entrambi i casi un segnale gravissimo da parte dell’amministrazione. Veniamo ai fatti
·         Con un taglio di circa il 20% delle ore - salvo miracoli tipo moltiplicazione dei pani e dei pesci o nozze di Cana (forse si conta per questo sul Giubileo?) - non si capisce come si possa migliorare qualità e quantità dei servizi, come afferma invece la Regione nella sua nota, visto che già l’attuale organico è in sofferenza rispetto alle esigenze del servizio
·         L’ipotetico risparmio grazie all’altrettanto ipotetica “efficientizzazione” dei servizi cui si accenna nella nota della Regione rischia invece di essere un costo ulteriore in termini di inefficienza e disorganizzazione per l’inserimento di personale non qualificato di imprese improvvisate favorite dal bando nel subentrare alle attuali che offrono invece personale formato e con esperienza pluriennale: ammesso che questo sia legale, è difficile ritenerlo equo ed in linea con le regole della concorrenza
·         Le imprese vincono non hanno vincoli ad assumere i lavoratori oggi impiegati, al contrario di quanto fa intendere la Regione nella nota, con un effetto che è pura e semplice macelleria sociale
·         Le clausole sociali, o meglio, la cosiddetta “clausola di solidarietà”, nella definizione usata dalla Regione nella nota, non esiste, perché l’unico vincolo presente è quello di inserire il 20 % di lavoratori svantaggiati, non necessariamente i lavoratori già impiegati mandando così a spasso tutti i lavoratori attuali, con o senza disabilità, nessuno escluso, in una cruda visione di darvinismo sociale
·         È spudoratamente falso che le gare non si sono fatte per 10 anni, come invece la Regione asserisce nella nota: le ASL, prima che venisse decisa la centralizzazione degli acquisti, hanno indetto regolari gare per questi servizi. Il ritardo che la regione rivendica di voler colmare con questa gara deriva invece dall’incapacità della Regione e dal malaffare che ha turbato l’asta precedente, che altrimenti avrebbe avuto un esito certo già a dicembre scorso
L’atteggiamento della Regione che traspare dal contenuto della sua nota è inaccettabile ad ulteriore per conferma dell’assoluta necessità di una lotta dura e determinata per la tutela dei diritti dei lavoratori.
Annunceremo presto nuove mobilitazioni dopo la decisione di ieri di revocare lo sciopero dell’8 settembre per aderire allo sciopero generale unitario convocato per il 21 settembre dai sindacati.
A Zingaretti e Cantone chiediamo da che parte stanno e quali interessi tutelano? Chiediamo inoltre loro se non gli basta:
·         la degenerazione di mafia capitale che ha lambito tutti i livelli di tutte le Istituzioni locali e nazionali?
·         veder morire ogni giorno che passa la nostra economia?
·         il degrado sociale, la disoccupazione dilagante, la decadenza dei servizi al cittadino cui assistiamo?
La lotta è appena iniziata e non ci fermeremo!!!!!!

A partire dal prossimo 21 settembre non faremo sconti a nessuno!

Comunicato stampa n. 2 del 5 settembre in allegato

Nessun commento :

Posta un commento