venerdì 22 gennaio 2016

Cup della Asl Roma E: rischio taglio delle ore lavorative?

A fine mese cambio di gestione dei Cup e non si sa nulla del destino degli operatori. Si parla di un taglio consistente dei contratti di lavoro

La situazione degli operatori dei Cup della Asl Roma E ci preoccupa e ci sembra un segnale negativo per il nostro futuro. In attesa, infatti, di sapere quale sarà l'esito della Gara Cup, non si riesce a capire cosa accadrà alle colleghe ed ai colleghi di questa commessa Cup già assegnata.
Con l'augurio che, ovviamente, per loro vada tutto per il meglio, abbiamo il timore che quello che di peggio potrebbe succedere loro possa, in qualche modo, essere il presagio di quello che potrebbe capitare a noi una volta aperte le buste della gara che ci riguarda e che, al contrario della loro, non ha nemmeno una straccio di Clausole Sociali e prevede già in partenza un taglio del 20 per cento delle prestazioni.
Siamo preoccupati, forse a ragione ma saranno presto i fatti a dimostrarlo, perché la voce che circola è che alla Roma E ci sarà un taglio tra il 10 ed il 20 per cento dell'attuale monte ore.
Se è vero, esso si dovrà per forza tradurre in un taglio delle ore contrattuali pro capite o in una perdita di posti di lavoro.
Non è davvero una bella notizia, al di là degli impegni presi qualche mese fa dalla Cabina di Regia della Sanità della Regione Lazio con le rappresentanze sindacali, in assenza d'impegni definiti ed adeguati a garantire concretamente i nostri posti di lavoro oltre che il rispetto dei livelli contrattuali e salariali maturati.
Ma torniamo alla Rm E per ricapitolare come si è arrivati a questo punto.
Come sappiamo, infatti, contro ogni logica, l'Azienda Sanitaria di Borgo Santo Spirito, prima del nuovo bando Cup, con una tempistica sospetta, ha indetto una gara che è stata vinta al massimo ribasso, sotto i minimi contrattuali, da una società che, in altre occasioni, in tutta Italia, si è distinta in questa pratica e nell'essere recalcitrante nel rispettare le regole a tutela dei lavoratori inserite nei bandi o oggetto di trattative sindacali.
Quello che è accaduto altrove sembra riproporsi nella Asl romana.
Infatti, a pochissimi giorni dal passaggio delle consegne, si è ancora nel pieno delle trattative ed il rischio è che, per rientrare del massimo ribasso praticato - che si aggiunge ai tagli orizzontali già praticati già praticati dalla sanità regionale del Lazio - si giochi al ribasso sulle ore contrattuali o sui posti di lavoro dei nostri colleghi.
Dai sindacati sappiamo, ufficiosamente, solo che la trattativa è ancora in corso e che proprio questo è il tema su cui si è arenata.
Il rischio, a pochissimi giorni dalla scadenza, è che si tenti di tirarla per le lunghe perché i lavoratori, presi per la gola, siano disposti ad accettare qualsiasi proposta, compresa questa che è in definitiva la cessione di parte consistente  del proprio salario,  pur di non perdere il posto di lavoro.
Non possiamo permettere accada loro perché non accettiamo che possa accadere a noi, non possiamo quindi voltarci da un'altra parte e far finta che non accada nulla.
Crediamo che i lavoratori della Asl Rm E insieme a quelli delle commesse della Gara centralizzata Cup, di cui siamo parte, iscritti o meno al sindacato, abbiano diritto a pretendere trasparenza e la massima informazione sulle trattative e che i sindacati informino tutti su quanto sta accadendo, per impedire che i nostri colleghi restino con il cerino in mano.
Auspichiamo che gli stessi lavoratori, che ancora più di noi ne hanno diritto visto che il bando che li ha interessati aveva Clausole Sociali, non si facciano prendere in giro e pretendano l’attuazione degli impegni assunti dalla ASL nel capitolato ed implicitamente accettati dalla ditta subentrante che li conosceva nel momento in cui ha partecipato alla gara.
Il Comitato dei Lavoratori CUP del Lazio continuerà a vigilare che questo non accada anche e soprattutto nella prospettiva che quanto sembra stia accadendo non si ripeta anche con la Gara Regionale, in cui, per altro, contro ogni logica, sono stati inseriti anche i servizi Cup della Asl Rm E per i quali, in caso di diversa assegnazione, occorrerà tra qualche mese andare di nuovo in trattativa per tutelare i lavoratori. Davvero un pasticciaccio brutto all'ombra di San Pietro....

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