domenica 9 agosto 2015

Clausole sociali: il modello Fidenza a Montecitorio

(dal Mattino di Parma un articolo che dimostra che, se si vuole, clausole sociali si può)

PRESENTATA A PARLAMENTO ED ESECUTIVO

LA RIFORMA COMUNALE PER CREARE POSTI 

DI LAVORO E FERMARE LE GARE AL MASSIMO RIBASSO

Appalti pubblici e occupazione,

il ‘modello Fidenza’

alla Camera

di redazione

 agosto - 5 - 2015




Il modello Fidenza a Roma
Le clausole sociali per gli appalti pubblici lanciate da Fidenza sono diventate un modello che Parlamento e Governo si impegnano ad esportare ed espandere, seguendo una riforma dal basso varata per aggredire la disoccupazione e, al tempo stesso, per dire addio alle gare al massimo ribasso.
Il ‘modello Fidenza’ è stato presentato mercoledì mattina a Roma alla Camera dei Deputati sia ai vertici della Commissione Lavoro (l’onorevole Patrizia Maestri e il presidente Cesare Damiano) che all’Esecutivo (rappresentato dal Sottosegretario di Stato Paola De Micheli). Relatori il sindaco di Fidenza Andrea Massari, l’assessore ai Lavori Pubblici Davide Malvisi e i rappresentanti delle organizzazioni sindacali che hanno costruito insieme all’amministrazione il percorso delle clausole sociali: Vincenzo Vassetta (segretario Camera del Lavoro di Fidenza) e Barbara Troise (Fai Cisl).
“Il protocollo presentato dal Comune è la dimostrazione di un rapporto sano tra enti locali e un sindacato moderno e originale, un esempio di buona Amministrazione che si concentra su lavoro e persone”, ha scandito ilsottosegretario De Micheliimpegnandosi a promuovere “il modello Fidenza in tutt’Italia” e all’interno di un importante progetto del Ministero dello Sviluppo Economico.
Il sindaco della cittadina borghigiana Andrea Massari ha parlato di “una riforma nata per creare nuovi posti di lavoro e sostenere una concorrenza vera e leale sul mercato, che sbarra la strada agli escamotage delle gare a massimo ribasso. Una riforma nata da un lungo confronto con il mondo sindacale, con l’apporto dell’assessore Malvisi e dei colleghi al Welfare e alle Attività Produttive, che rifiuta la scorciatoia dei soldi distribuiti a pioggia in modo assistenzialistico. Le clausole funzionano perché abbiamo fatto ripartire gli appalti pubblici, mettendo sul piatto 4,5 milioni di euro per tre grandi servizi: manutenzione del verde, delle strade e del patrimonio. Presentando le clausole al mondo imprenditoriale, non a caso, abbiamo raccolto un segno di apertura molto importante”.

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